La European Builders Confederation (EBC) ha scelto Roma e la sede di Confartigianato per svolgere i lavori del suo Congresso Annuale 2025, organizzato l’11 giugno in collaborazione con Anaepa Confartigianato Edilizia.Leggere di più


La European Builders Confederation (EBC) ha scelto Roma e la sede di Confartigianato per svolgere i lavori del suo Congresso Annuale 2025, organizzato l’11 giugno in collaborazione con Anaepa Confartigianato Edilizia.Leggere di più
“Bisogna avere la capacità di ricostruire in Italia un tessuto formativo della manifattura e, in particolare dell’artigianato, per poter disporre in maniera continuativa di coloro che sanno fare”. E’ una delle indicazioni che Lucio Caracciolo, direttore di Limes, la più autorevole rivista italiana di geopolitica, Leggere di più
Oggi a Mantova, nella cornice del Teatro Bibiena, si è svolta la prima delle tre giornate del XXIII Seminario estivo di Fondazione Symbola dal titolo “Se l’Italia fa l’Italia. Sostenibilità, Europa, Futuro”. Nell’occasione si è conclusa la campagna di comunicazione “Artigianato, futuro del made in Italy”, promossa da Confartigianato, Cna, Casartigiani insieme a Fondazione Symbola e con il patrocinio del Ministero delle Imprese e del made in Italy, nell’ambito della Giornata del Made in Italy.Leggere di più
Il valore del cibo artigiano italiano come motore economico e culturale del Paese è stato al centro dell’intervento di Cristiano Gaggion. Presidente di Confartigianato Alimentazione, oggi ospite del programma di Rai1 “UnoMattina Estate”. In studio con lui anche Sue Ellen Mannori, Presidente del Consorzio di tutela della Mortadella di Prato IGP, un’eccellenza gastronomica, nata alla fine del 1700, rilanciata negli anni ’50 e oggi esportata nel mondo.Leggere di più
“Il dato Istat sulla produzione industriale segna un’inversione di tendenza attesa e auspicata, dopo 26 mesi di calo tendenziale. Un risultato significativo perché interrompe una lunga fase di contrazione e apre prospettive di fiducia per il futuro.” È il commento del Presidente di Confartigianato, Marco Granelli, ai dati diffusi oggi dall’Istat.Leggere di più
A fine mese l’economia italiana virerà alla boa di metà anno, in un contesto contrastato, caratterizzato da luci e ombre, esaminate nell’articolo I NUMERI DELL’ECONOMIA/ I rischi per l’Italia tra dazi, consumi e Pnrr a firma di Enrico Quintavalle, responsabile dell’Ufficio Studi di Confartigianato, pubblicato oggi su IlSussidiario.net.
Si delineano diffusi segnali statistici positivi su made in Italy, costruzioni e mercato del lavoro, mentre si riduce la pressione degli oneri finanziari. Gli aspetti più contraddittori, che delineano uno scenario in chiaroscuro, riguardano la ripresa dell’economia tedesca, il sostegno della politica fiscale, il clima di fiducia delle imprese e la domanda turistica. Il costo dell’energia elettrica, pur discendendo dai picchi di inizio anno, rimane su livelli molto elevati. Si attenua la stretta creditizia, ma rimane più severa per le piccole imprese. I rischi maggiori arrivano dall’impatto dei dazi, per ora sospesi fino al 9 luglio, da una crisi ancora profonda della manifattura, in particolare per meccanica e moda, e dalla debolezza dei consumi rispetto alle previsioni. Un freno è rappresentato dal ritardo nella messa a terra degli interventi del PNRR.
Dopo la stagnazione (-0,4%) del 2024, torna a salire l’export che nel primo trimestre 2025 segna un +3,2%. Torna il segno positivo delle vendite del made in Italy nei tre principali mercati di Germania (+5,4% vs -5,0% del 2024), Francia (+1,8% vs -2,1% del 2024) e Stati Uniti (+11,8% vs -3,6% del 2024), anche grazie all’anticipo a marzo degli acquisti da parte delle imprese statunitensi (+41,2%) per evitare gli annunciati dazi. Qui il grafico dei principali mercati.
Il settore delle costruzioni manifesta una significativa resilienza, nonostante il venire meno del sostegno del superbonus. Nel primo trimestre del 2025 la produzione nell’edilizia sale del 3,4% su base annua a fronte del ristagno (-0,2%) registrato nell’UE, mentre il calo del 4,9% degli investimenti in abitazioni è più che compensato dall’aumento a doppia cifra (+10,6%) di fabbricati diversi da abitazioni e altre opere, posta sostenuta dagli interventi del PNRR.
Ad aprile 2025 il numero di occupati è stabile rispetto a marzo e in dodici mesi cresce di 282mila unità (+1,2%), grazie al traino dei dipendenti permanenti (+345mila pari al +2,2%). In salita le previsioni di assunzione monitorate dal sistema Excelsior che per il trimestre maggio-luglio 2025 segnano un incremento del 4,4% su base annua.
Giovedì scorso il Consiglio direttivo della BCE ha deliberato l’ottavo taglio dei tassi di riferimento della politica monetaria. Prosegue la discesa del costo dei prestiti per le imprese che ad aprile 2025 in Italia è pari al 3,89% (era 4,05% a marzo e 4,13% a febbraio), pur rimanendo di 226 punti base superiore al livello di giugno 2022, precedente dell’avvio della stretta monetaria deflazionistica. Nel primo trimestre del 2025 ritorna in positivo (+0,6%) la dinamica tendenziale degli investimenti in macchinari e impianti, dopo quattro trimestri consecutivi di calo: qui il grafico.
Le previsioni di maggio della Commissione europea indicano per la Germania una crescita zero del PIL per quest’anno (era +0,7% nelle previsioni di novembre), collocando la maggiore economia europea pericolosamente vicina al terzo anno consecutivo di recessione. Un segnale di risveglio della manifattura tedesca si registra nel primo trimestre 2025, con la produzione che sale dell’1,8% rispetto al quarto trimestre del 2024, invertendo il segno dopo tre cali consecutivi. Effetti benefici potrebbero arrivare da una politica di bilancio più espansiva del nuovo governo Merz.
La politica fiscale per l’Italia, soggetta alla procedura per disavanzo eccessivo, è intonata alla prudenza e il limite alla crescita della spesa pubblica toglie spazio per interventi anticiclici. Secondo le previsioni della Commissione europea il deficit dal 3,4% del PIL nel 2024 scende al 3,3% nel 2025 e al 2,9% nel 2026, mentre il sentiero tracciato dal Governo nel Documento di finanza pubblica 2025 avvia la discesa del rapporto debito/PIL nel 2027.
Un impulso dato dalla politica europea di incremento della spesa per la difesa non appare sostenibile per la fragile finanza pubblica italiana. Gli esercizi di simulazione dell’Ufficio parlamentare di bilancio indicano che, nello scenario di massima spesa per la difesa consentita dalla clausola di salvaguardia, nel 2041 il debito salirebbe al 138,9% del PIL, ben 25,2 punti superiore al 113,7% previsto nel Piano strutturale di bilancio varato a settembre.
Inoltre, gli effetti sull’economia sono depotenziati dall’elevata spesa per il personale della difesa (58,2% in Italia a fronte del 42,2% della media UE) e dall’alta quota di importazioni: dalla documentazione della Commissione europea si evince che dal 2022 oltre i tre quarti (78%) delle acquisizioni nel settore della difesa da parte degli Stati membri dell’Ue è stato effettuato presso Paesi terzi, quasi due terzi (63%) dai soli Stati Uniti. Come indicato anche dal Fondo monetario internazionale, una nuova misure di spesa per la difesa “dovrebbe essere pienamente compensata da ulteriori risparmi in altri settori”.
Il contesto internazionale incerto si riflette sulla instabilità dell’indice del clima di fiducia delle imprese che a maggio 2025 torna a salire, dopo tre mesi di cali consecutivi.
Si sgonfia la bolla energetica di inizio anno ma i prezzi dell’energia elettrica per le piccole imprese con consumi fino a 20 MWh all’anno rimangono i più alti d’Europa. Pur rallentando la discesa dei prestiti alle imprese (-1,1% a marzo, -2,1% nel mese precedente), persiste un calo più accentuato per le piccole imprese, “un andamento che merita attenzione” come segnalato nelle recenti Considerazioni finali del Governatore della Banca d’Italia.
Nel primo bimestre del 2025 le presenze turistiche crescono (+1,7%), pur decelerando rispetto al trend del 2024 (+2,5%).
Da aprile incombono i rischi dello scoppio di una guerra dei dazi. Secondo le previsioni di primavera della Commissione europea nel 2025 il valore dell’export dell’Italia sale del 2,1% e nel 2026 del 3,3%, revisionando al ribasso le previsioni di autunno, elaborate prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti (+4,3% nel 2025 e +4,8% nel 2026). La produzione manifatturiera in Italia segna un calo su base annua per l’ottavo trimestre consecutivo, perdendo il 3,1% nel primo trimestre del 2025, con un calo più marcato per moda (-12,5%) e meccanica (-4,9%). Qui il grafico del trend della produzione per settore.
Nonostante il calo dell’inflazione e la risalita del potere d’acquisto, la spesa delle famiglie cresce meno delle attese. A maggio 2025 il tasso di inflazione, sia in Italia che in Eurozona, si ferma all’1,9% su base annua, mentre i consumi delle famiglie segnano un +0,2% rispetto al trimestre precedente e un +0,6% su base annua, in attenuazione rispetto al +1,5% del quarto trimestre 2024. Il trend in corso appare più debole delle previsioni di crescita per il 2025 (+1,2% secondo la Commissione europea a maggio). Nei primi quattro mesi del 2025 il volume delle vendite al dettaglio scende dell’1,2% su base annua, con un segnale congiunturale positivo nel mese di aprile (+0,5% rispetto a marzo).
Il PNRR sta sostenendo gli investimenti in costruzioni, ma un ritardo nell’attuazione degli interventi del Piano depotenzierebbe gli effetti sulla crescita. Come indicato nell’ultima relazione della Corte dei conti l’incremento di spesa registrato nel 2024 rappresenta solamente il 44% di quanto previsto per l’anno nel cronoprogramma finanziario. Tra le raccomandazioni della Commissione europea dello scorso 4 giugno è chiesto all’Italia di “accelerare l’attuazione del piano per la ripresa e la resilienza”.
Elaborazioni Ufficio Studi Confartigianato su dati Banca d’Italia, BCE, Commissione europea, Corte dei conti, Eurostat, Fondo monetario internazionale, Istat, Mef, Unioncamere e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Upb
Confartigianato presenta Eccellenza, la moda artigiana. Dove nasce lo stile italiano, il programma degli eventi dedicati all’alta moda made in Italy. Un unico calendario per vivere tutti gli appuntamenti organizzati dal Sistema Confartigianato in Italia e all’estero per promuovere e valorizzare l’artigianato e le micro e piccole imprese di settore.
In Italia, sono attive più di 40mila imprese artigiane della moda, pari al 50,8% del totale delle quasi 80mila imprese che operano nel settore. Gli addetti delle imprese artigiane della moda sono 139mila, pari al 31,1% dei complessivi 446mila addetti del settore.
L’Italia è al primo posto nell’Ue a 27 anche per il numero di occupati nel settore, 461mila, che rappresentano oltre un quarto (27,8%) del totale degli occupati nella moda dell’Unione europea. Superiamo Portogallo (169 mila addetti), Romania (134 mila addetti), Germania (131 mila addetti), Francia (124 mila addetti), Polonia (121 mila addetti) e Spagna (123 mila addetti).
Numeri che confermano la qualità della produzione Italia, riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo, e che fanno del nostro Paese il leader in Europa per la vocazione artigiana del settore moda.
Con Eccellenza, la moda artigiana. Dove nasce lo stile italiano, Confartigianato vuole raccontare con un’unica voce narrante quell’universo di imprese, laboratori e botteghe artigiane dell’alta sartoria e degli accessori per la moda.
“Quest’anno iniziamo un viaggio straordinario alla scoperta del talento, della creatività e delle competenze delle nostre imprese associate e del migliore artigianato italiano – ha spiegato Moreno Vignolini, Presidente di Confartigianato Moda – Il calendario è ricco di eventi, due all’estero, in Albania e Serbia, e quattordici in Italia, dalle passerelle di Milano a quelle di Cosenza, Palermo e Torre del Greco, passando per Roma, Prato e Ascoli Piceno. Abbiamo raccolto le migliori rassegne sul territorio per accompagnare appassionati e addetti ai lavori alla scoperta del valore artigiano delle nostre imprese”.
Seguici in quei territori dove tradizione, innovazione e sostenibilità generano incredibili capolavori di intelligenza artigiana, apprezzati e richiesti in tutto il mondo.
GLI EVENTI
South Italy Fashion Week
20/24 maggio 2025
Moema Academy, Galleria Nazionale, Duomo, Cinema Campus Unical | Cosenza
di Confartigianato Calabria e Moema Academy
Moda all’Ombra del Vesuvio | 25° edizione
23 maggio 2025
Hotel Poseidon | Torre del Greco (NA)
di Confartigianato Napoli
Sfilata di Alta Sartoria
23 maggio 2025
Residenza dell’Ambasciatore d’Italia | Belgrado, Serbia
di Confartigianato Imprese, MAECI e CSM
È di scena l’alta sartoria
3 giugno 2025
Ex Hotel Dajti | Tirana, Albania
di Confartigianato Imprese, MAECI, ICE Tirana e CSM
Sicily Fashion Week | 2° edizione
14/16 giugno 2025
Stand Florio | Palermo
di Confartigianato Sicilia
Artisanal Evolution
20 giugno / 18 luglio 2025
23 settembre / 17 ottobre 2025
Showroom CSM aderenti | Milano
di CSM, Confartigianato Imprese e ICE AGENZIA
WHITE Resort
21/23 giugno 2025
Superstudio Più, Tortona Fashion District | Milano
di WHITE e Confartigianato Imprese
CSM meets Sustainability
23 giugno 2025
Palazzo Giureconsulti | Milano
27 settembre 2025
Palazzo Isimbardi | Milano
di CSM, Confartigianato Imprese e ICE AGENZIA
Stile Sartoriale
27/28 giugno 2025
Via Veneto | Roma
di Accademia Nazionale dei Sartorie Confartigianato Roma
Moda sotto le stelle | 39° edizione
1° agosto 2025
Piazza del Popolo | Ascoli Piceno
di Confartigianato Macerata, Ascoli Piceno e Fermo
Stile Artigiano è di Moda | 4° Festival della Moda Sartoriale
6 settembre 2025
Casinò Municipale | Sanremo (IM)
di Confartigianato Imperia
Stati Generali del Tessile
12 settembre 2025
Prato
di Confartigianato Prato
Premio “Maestri d’Eccellenza”
23 settembre 2025
Terrazza Belvedere, Palazzo Lombardia | Milano
di LVMH, Camera della Moda e Confartigianato Imprese
WHITE Milano
25/28 settembre 2025
Tortona Fashion District | Milano
di WHITE e Confartigianato Imprese
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